E’ indubbio, il lambrusco è di moda.
E’ Indubbio, le bollicine stanno vivendo un periodo d’oro e
di gran moda.
A questo uniamo una schiera di aziende di Lambrusco che
stanno tornando a lavorare bene, aziende sia nuove che di storiche. Tra queste sicuramente
c’è Cleto Chiarli, che da ormai più di un secolo e mezzo, 154 anni per la
precisione, produce signori lambruschi che in più circostanze hanno lasciato il
segno. Praticamente l'azienda è nata un anno prima dell'unità d'Italia.
La nuova vita del lambrusco ha messo le fondamenta su due
metodi di lavorazione in particolare, l’ancestrale o rifermentazione in
bottiglia e il Metodo Classico, e come territorio ha trovato nel filone sabbioso di Sorbara l’acidità giusta
per supportare quest’ultima metodologia.
Probabilmente Chiarli è l’azienda più storica operante nella
provincia di Modena, e nonostante sia ubicata a Castelvetro produce lambrusco
anche con la DOC Sorbara. Il vino che degustiamo quest’oggi è il Rosè Brut 2011
Lambrusco di Sorbara Spumante DOC Metodo Classico di Quinto Passo, marchio di Chiarli.
Quinto perché cinque è il numero delle generazioni che si sono susseguite,
cinque è il numero dei cugini che la governeranno e cinque è il numero degli
artefici di questo nuovo passo. Tra l’altro 5 sono anche i passi fatti dall’inizio
ad oggi, difatti si è partiti nel 1860 con il metodo ancestrale, fine anni ‘50
arrivano le primi autoclavi del metodo Martinotti, negli anni ’90 l’intuizione
del marchio Cleto Chiarli, infine il metodo classico per arrivare a l’ultimo
passo, il quinto per l’appunto.
Già il packaging della confezione fa parlare di se, una
scatola bellissima con 4 sole bottiglie e per giunta incellofanate
singolarmente. La bottiglia è altrettanto bella nel suo vetro completamente
trasparente a rendere giustizia al colore del vino, l’etichetta è di assoluta
eleganza in stile vintage e dona importanza.
Il Rosè Brut è un Sorbara in purezza e la bottiglia che assaggio è della vendemmia
2011 con sboccatura di Giugno 2014, quindi con almeno 24 mesi di sosta sui
lieviti.
Alla mescita il colore è un rosa antico, buccia di cipolla,
luminoso e brillante, il perlage è fine, numeroso e pressoché continuo.
Portando al naso il calice si viene invasi da un pout pourri di profumi sia
intensi che persistenti e soprattutto eleganti. Su tutto note di crosta di pane
integrale, croissant salato, piccoli frutti di bosco , di marasca e tanta
fragolina. In bocca entra deciso, autoritario a tratti tagliente con una muscolarità
che sottolinea l’assoluto carattere. Mostra un corpo tutto sommato snello ma
molto scattante, fresco e molto acido, spostato con eleganza sulle componenti
dure che comunque non ostacolano la beva. Lungo, quasi lunghissimo di
persistenza dove si apprezza una sapidità minerale intrigante e ben
armonizzata. Chiude a scemare sul frutto lasciando una nota assolutamente
elegante e leggermente amarognola che richiama il sorso successivo.
Consiglio di degustarlo freddo, 8°/9° ed in calici modello
Metodo Classico a tutt’al più a forma di tulipano di medie dimensioni, in modo
da armonizzare al meglio i profumi e non ostacolare il lavoro del suadente
perlage.
Come abbinamento è perfetto con salumi affettati da
aperitivo, provatelo con qualche fetta di culatello e ne trarrete godimento.
Bene anche per iniziare il pasto con primi piatti leggeri a base di verdure. Perfetto
anche con pesci importanti sia cotti che crudi, gamberi rossi di Marzara,
astice ed aragosta, tonno e ricciole. Io l’ho abbinato ad una tartare di tonno
ed un hamburger di gamberi con un pizzico di gorgonzola, abbinamento a tratti
entusiasmante che valorizzava e supportava a meraviglia la particolarità della
carne giocando sull’intreccio gustativo che si creava nell’intreccio dei
sapori.
Perfetto anche da degustarsi da solo per regalare e
regalarsi un piccolo piacere della vita.
Il Rosè Bruti di Quinto Passo è ideale per una romantica
cena a due sia per festeggiare un appuntamento che per iniziare un nuovo
percorso assieme, perché non c’è abbinamento
migliore che quello di condividere un calice o più con la persona amata.
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